A casa dei miei nonni
“[…] Alla fine quella testa lunga, possente, dalla bocca stretta che ancora sembrava respirare, aveva perso ogni legame con l’oscuro bosco autunnale, con l’odore di umido e di selvatico, ed era entrata a pieno titolo nel novero degli oggetti domestici.[…]” da “L’alce” di Vasilij Grossman